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Il Castello di Rivalta.

  • Paola.
  • 4 gen 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Torno a parlarvi ancora una volta di castelli…e fantasmi.

“Oggi ho attraversato la valle più bella del mondo” così pare abbia scritto Ernest Hemingway nel 1945 attraversando la Val Trebbia durante la seconda Guerra Mondiale.

E proprio nel cuore di questa valle apprezzata anche dal celebre scrittore americano, che si erge su una ripida scarpata il complesso fortificato del Castello di Rivalta che affaccia sul fiume Trebbia e grazie alla sua posizione strategica possiede una funzione di controllo del territorio.

Il Castello di Rivalta fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e merita più di tutti una visita per il suo suggestivo borgo fortificato, chiuso al traffico (si parcheggia, infatti in ampi spazi all’esterno delle mura) che conserva magnificamente il suo aspetto e la sua atmosfera medievale.

Attualmente il castello è abitato dai Conti Zanardi Lanzi e quindi visibile solo in parte e unicamente accompagnati da una guida.

Sono visitabili il cortile, il salone d’onore, la sala da pranzo, la cucina, la cantina, le prigioni, le camere da letto, la torre, la sala delle armi (museo battaglia di Lepanto), il museo dell’arte sacra e delle esplorazioni , il museo del costume militare, la galleria, la sala del biliardo.

Per le sale arredate con mobili e tappeti d’epoca sono passati Re e Regine, Principi e Principesse come la Principessa Margaret che qui ha trascorso per diversi anni le vacanze estive.

La visita è molto affascinate e la guida non si dimentica di raccontare la leggenda del fantasma del cuoco Giuseppe: si tratta del cuoco Giuseppe, ucciso nel Settecento dal maggiordomo di cui aveva insidiato la moglie.

Si manifesterebbe accendendo e spegnendo interruttori.

Negli anni Ottanta, durante una notte in cui era al Castello la principessa Margaret d’Inghilterra, Giuseppe si sarebbe divertito per oltre dieci minuti a mettere in funzione elettrodomestici e altre apparecchiature, spostando quadri e oggetti vari, soprattutto nell’ala del Castello affacciata sul Trebbia, dove si trovava la vecchia cucina.

Borgo di Rivalta

Il Borgo è assolutamente delizioso, piccolo e raccolto, circondato da una cinta muraria in pietra, antica fortificazione difensiva. Le vie lastricate e i piccoli negozietti artigianali gli donano un’atmosfera d’altri tempi e particolarmente romantica.

L’ingresso rappresenta la parte più antica e mostra i segni dei colpi d’artiglieria nemica, che raccontano una storia di assedi e attacchi armati, come quello dei soldati spagnoli nel XVI secolo. Di fronte all’ ingresso si trova la Chiesa di San Martino, un edificio del settecentesco che ospita alcuni dipinti di Ferrante di Bologna.

E’ il giorno di Santo Stefano, ma il Borgo conserva una tranquillità preziosa, lontano dai rumori della città!

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